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Un caffé con… Resistenza Femminista (parte I)

Resistenza e donna.

In Italia il connubio tra queste due parole si è rafforzato negli ultimi anni della Seconda Guerra Mondiale, durante la lotta partigiana, che ha visto protagoniste molte donne, armi in mano, combattenti sui monti al pari degli uomini. È lì che la donna italiana ha simbolicamente raggiunto la parità con l’uomo. Ha dovuto attendere il 1946, però, per acquisire una uguaglianza fattiva attraverso il voto, quando cioè è stata riconosciuta soggetto politico collettivo. E poi la lotta è continuata con l’approvazione delle leggi sul divorzio e sull’aborto.

Anche Resistenza Femminista, partner con cui Iroko condivide un cammino comune sulla visione abolizionista della prostituzione, sostiene che le donne siano innanzitutto un soggetto politico collettivo. Leggi Tutto

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Che genere? Donna, migrante e vittima di violenza

La femminilizzazione crescente dei flussi migratori mondiali è un fenomeno che interessa da alcuni anni anche l’Italia. Sono infatti le donne, provenienti da Paesi più poveri, a farsi sempre più spesso carico del ruolo di breadwinner, un tempo riservato agli uomini, allˈinterno delle loro famiglie; sono loro che, con l’aumento della precarietà del lavoro, diventano la speranza inserendosi in gran parte nella rete di assistenza familiare in Paesi dove il welfare è ancora solido.
È una scelta radicale quella della migrazione, spesso disperata, che pone su un Paese come l’Italia grandi aspettative, investito del ruolo di paese di diritto.
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Voci di donne d’Africa

Protagonista dell’educazione dei figli, custode dell’istruzione, del sapere e delle radici familiari, agente del cambiamento: è la donna, in Italia, in Africa e nel mondo.
Molto spesso, però, questi valori non le vengono riconosciuti, gran parte delle società di oggi non propongono ancora modelli alternativi inclusionisti. Leggi Tutto