La sede operativa di Iroko da quest’anno è in via San Secondo, all’interno di un immobile che potrebbe raccontare la storia che ha attraversato Torino nel Novecento.
Perché? Lo chiediamo a Gigliola Belforte, Presidente dell’Associazione Ywca-Ucdg, di cui siamo ospiti.

P1010896G. La Young Women Christian Association, ovvero Ywca, nasce in Gran Bretagna, nel 1855 e si forma in Italia nel 1894 per iniziativa di donne protestanti valdesi che sono entrate in contatto con i nuclei associativi europei; si è aperta progressivamente anche alle cattoliche, acquisendo uno spiccato carattere ecumenico.


Oggi è presente in 125 Paesi del mondo ed è in contatto con oltre 25 milioni di donne, con lo scopo di sviluppare e rafforzare la leadership femminile e affermare valori quali la dignità umana, la pace, la giustizia, la salute, la libertà.
Più attiva sul fronte laico, l’Ywca italiana partecipa da decenni alla discussione dei grandi temi etici e politici: già membro della Consulta Torinese per la Laicità delle Istituzioni, fa anche parte del Centro Studi Calamandrei di Torino.
Nel 2014 l’associazione -oggi attiva nelle sedi di Torino, Roma e Torre Pellice- ha festeggiato i centoventi anni della sua presenza in Italia: in questo lungo periodo di attività, ha sentito spesso la necessità di rinnovarsi per adeguarsi al mutevole contesto socio-culturale in cui opera: pur conservando la sua mission e una costante riflessione nella teologia femminista -anche nella lettura di genere dei testi biblici-, negli anni ’50-’70, per esempio, il lavoro sociale è stato vivacissimo, dopo una fase di reflusso da alcuni anni è ripreso e continua oggi, anche grazie al supporto di socie giovani, che stanno pian piano avvicinandosi. Merito dell’Ywca è stato certamente quello di aver aperto la strada all’accoglienza dei primi migranti giunti in Italia già tra il 1985 e il 1995, soprattutto nella sede romana dell’organizzazione. Da circa quattro anni ci occupiamo di nuovo in maniera intensiva di accoglienza, rivolta non solo ai migranti ma anche a donne in condizione di fragilità, famiglie che vivono temporanei periodi di disagio sociale ed economico, studenti provenienti da paesi svantaggiati.

Ed è qui che forse il vostro cammino si incontra con quello di Iroko.

G. Sì, in particolare nell’attenzione da sempre rivolta alle donne: nei lunghi anni di esperienza l’YWCA si è confrontata con le lotte per la legge Merlin, per il riconoscimento dell’aborto, contro il femminicidio. Oggi partecipa al dibattito mondiale contribuendo al lavoro della CEDAW – Convention on the Elimination of All Forms of Discrimination Against Women e della World Ywca, per la quale temi prioritari sono il diritto alla sicurezza e alla libertà nella vita sessuale e procreativa; la lotta alla violenza di genere, al traffico di esseri umani, allo sfruttamento della prostituzione e all’AIDS; la dignità e l’autodeterminazione della donna, obiettivo per cui organizza percorsi verso l’autonomia attraverso lo studio e l’inserimento nel mercato del lavoro.

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Socie con la Segretaria della World Ywca, 2011

I vostri obiettivi oggi non sono rivolti solo alle donne.

G. Il sostegno all’empowerment femminile è sempre stata la nostra priorità, ma fin dagli anni Ottanta c’è stata un’apertura al mondo maschile, a cominciare dai migranti e richiedenti asilo: la sede di Roma in particolare, e oggi anche quella di Torino, hanno sviluppato percorsi di sostegno a donne e uomini migranti, e ora anche a donne e famiglie di ogni provenienza, con fragilità socio-economiche e di salute. Poiché la difesa dei diritti fondamentali comprende, e forse comincia, proprio dalla difesa del proprio corpo, in particolare per la donna.

Iroko lavora principalmente in Italia, ma volge fin dall’inizio delle sue attività una particolare attenzione alla condizione delle donne in Nigeria. Ma anche l’Ywca mondiale ha un braccio operativo in Nigeria.

È vero, fin dal 1906 l’Ywca è presente in Nigeria e raccoglie oggi oltre quarantamila socie, che condividono l’obiettivo di sostenere donne e ragazze e lavorano contro la tratta, la prostituzione e le mutilazioni genitali femminili, oltre che per favorire condizioni di vita dignitose per tutte le donne. Uno dei prossimi nostri obiettivi a breve termine è proprio quello di costruire una partnership con l’organizzazione nigeriana, che rappresenti un ponte, un dialogo tra due culture e due Paesi strettamente legati da problematiche comuni, come del resto facciamo da tempo anche con Iroko.

(Foto di copertina: una socia Ywca-Ucdg con la Segretaria Mondiale Ywca Nyaradzayi Gumbonzvanda).