Pubblichiamo qui, in forma integrale, la lettera che un gruppo di esponenti del Movimento 5 Stelle aveva scritto un mese fa in risposta ad un articolo del Messaggero (che trovate all’interno del testo della lettera), a proposito del dibattito sulla riapertura delle case chiuse.
Pensiamo sia utile pubblicare questa lettera, non per sostenere l’una o l’altra parte politica, ma perché vogliamo sottolineare che Iroko, insieme ad altre associazioni, ha lavorato al fianco di alcuni tra deputati e senatori firmatari, organizzando i convegni sotto citati, per portare la propria esperienza nel lavoro quotidiano a sostegno di donne sopravvissute alla tratta e alla prostituzione. Riteniamo, perciò, che sia fondamentale portare il dibattito a supporto del modello nordico nelle aule della politica nazionale italiana e ribadire quanto sia stata dannosa la regolamentazione della prostituzione in Paesi come l’Olanda e la Germania.
Gentile redazione,
in merito all’articolo comparso sul VS giornale in data 1° marzo 2019, dal titolo “Legge Merlin, dai 5 Stelle sì al dibattito per riaprire le case chiuse: parte la discussione sul blog“, intendiamo rappresentare alcune osservazioni. In primo luogo, una rettifica: la prima firmataria della proposta di legge votata su Rousseau non è Fabiana Dadone, come da Voi scritto, ma Maria Edera Spadoni. Sottolineiamo inoltre come proprio a partire da quella proposta nata in Rete, molti portavoce del M5S di ogni livello abbiano tratto spunto per approfondire questo delicato e complesso tema all’interno delle commissioni di riferimento, venendo così a conoscenza di dati e fatti che rendono in effetti quella proposta di legge del 2016 ormai anacronistica e non rispondente alla attualità.
Il frutto di questo lavoro interno è stato poi condiviso e rappresentato attraverso un ciclo di convegni dal titolo “La schiavitù nascosta e il business della prostituzione”, il primo dei quali si è tenuto alla Camera dei deputati in data 25 maggio 2018, promosso dalla Deputata Fabiana Dadone (già coordinatrice di un comitato sulla tratta di esseri umani, istituito presso la Commissione Antimafia nella XVII legislatura); il secondo al Campidoglio il 25 novembre 2018, promosso dalla Sindaca Virginia Raggi e dalla Presidente della commissione capitolina Pari Opportunità Gemma Guerrini, al quale parteciparono tra gli altri l’eurodeputato Fabio Massimo Castaldo e la stessa Maria Edera Spadoni. Infine il terzo convegno è in programma il prossimo 15 marzo promosso dalla Senatrice Alessandra Maiorino. Quest’ultimo convegno in particolare offrirà la testimonianza di donne sopravvissute al business della prostituzione legale di Germania e Olanda.
Quel che ci preme sin d’ora evidenziare è che questi stessi paesi che ormai quindici o vent’anni fa scelsero la strada della legalizzazione della prostituzione, e quindi della riapertura delle “case chiuse”, come mezzo di contrasto alla tratta e allo sfruttamento degli esseri umani, stanno ora rapidamente tornando sui loro passi. La Germania infatti, lungi dall’aver ridotto questi problemi, è oggi drammaticamente al primo posto in Europa come metà del traffico di esseri umani a fine di sfruttamento sessuale.
Paesi come Norvegia, Svezia, Spagna*, Islanda, Irlanda e di recente la stessa Francia, hanno adottato il cosiddetto “modello nordico”, ossia colpire la domanda di sesso a pagamento piuttosto che l’offerta, strategia che d’altra parte aveva già caldeggiato l’Europa nel 2013 attraverso la risoluzione Honeyball.
Riteniamo che il fenomeno della prostituzione non sia liquidabile come una questione di semplice decoro urbano o come un problema di mancato introito fiscale. La questione è molto più complessa e articolata, richiede studio, approfondimento e ascolto di quelle realtà ed esperienze che hanno a lungo lavorato con e su questo mondo oltre che una conoscenza del fenomeno criminale delle mafie straniere che ne dominano l’attuale “mercato” che certamente non può essere risolto con la semplicistica legalizzazione che renderebbe gli sfruttatori, Signori.
Benvenga dunque un dibattito approfondito e serio, che d’altra parte, come dimostrano i convegni sopracitati, è già stato intrapreso al nostro interno.
Cogliamo infine l’occasione per sottolineare che il M5S è un movimento laico, e può quindi approcciarsi a questo tema laicamente e scevro da sovrastrutture ideologiche. Ciò che desta invece un po’ di sorpresa è piuttosto come la Lega, che ad ogni piè sospinto non manca di menzionare i valori cattolici, possa così apertamente sponsorizzare l’idea di riaprire i bordelli, così ignorando le posizioni di quelle stesse associazioni cattoliche che così spesso si fregia di rappresentare.
Distinti saluti
M5S Senato
Alessandra Maiorino, Maria Laura Mantovani, Orietta Vanin, Cinzia Leone, Gianluca Perilli, Bianca Laura Granato, Ruggiero Quarto, Pierpaolo Sileri, Francesco Mollame, Fabrizio Ortis, Mariassunta Matrisciano, Loredana Russo, Elisa Pirro, Danila De Lucia, Luisa Angrisani, Virginia La Mura
M5S Camera
Fabiana Dadone, Doriana Sarli, Fabiola Bologna, Celeste D’Arrando, Lucia Azzolina, Leda Volpi, Anna Macina, Elisa Tripodi, Valentina Corneli, Vittoria Baldino, Paolo Lattanzio, Rosa Menga, Francesca Galizia, Luigi Iovino, Vittoria Casa, Luigi Gallo, Dalila Nesci, Francesca Businarolo, Arianna Spessotto
M5S Parlamento Europeo
Fabio Massimo Castaldo, Dario Tamburrano, Laura Agea, Tiziana Beghin, Rosa D’Amato, Piernicola Pedicini
M5S Consigli regionali
Monica Forte (Lombardia), Maria Muscarà (Campania), Giulia Gibertoni (Emilia Romagna), Francesca Frediani (Piemonte), Manuela Nasso (Valle d’Aosta)
M5S Consigli comunali e municipali
Gemma Guerrini (Roma), Sara Visman (Venezia), Manuela Provenzano (Mestre), Rita Longhin (Moncalieri), Domenico Monardo, (Torino), Carlotta Tevere (Torino), Marina Pollicino (Torino), Barbara Azzarà (Torino), Patrizia Cadau (Milano), Sabrina Cervi (Mira), Susanna Lombardi (Roma), Patrizia Pradelli (Aosta), Salvatore Morra (Napoli), Lorenzo Iorio(Napoli), Tina Formisani (Napoli), Carla Messi (Macerata), Alessandra Manigrasso (Grottammare), Celestina D’ariano (Roma), Sara Pompili (Roma).
Sotto l’articolo del Messaggero, che recepisce la lettera dei firmatari del M5S, e pubblicato proprio nel giorno in cui la Consulta si è espressa a favore della costituzionalità della legge Merlin.
https://www.ilmessaggero.it/politica/case_chiuse_lettera_m5s-4339586.html
* La Spagna, in realtà, non ha ancora adottato una legge basata sul modello nordico, ma da tempo sta valutando, come l’Italia, di modificare la legislazione in materia di prostituzione in linea con le scelte dei paesi citati nella lista.