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Donne, Migrazione e Salute mentale: quali sfide?

Quali sono le sfide poste dalla tutela della salute mentale delle donne migranti? Quali gli insegnamenti che ne possiamo trarre?
A tali domande ha cercato di rispondere il convegno organizzato dalle associazioni IROKO, presieduta da Esohe Aghatise, e AURA – che opera nell’area di Bassano del Grappa ed è guidata da Chiara Parolin – in occasione della pubblicazione del rapporto “Salute e Benessere Mentale delle Donne Migranti” della Rete Europea delle Donne Migranti (European Network of Migrant Women – ENOMW).
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Pornografia e prostituzione: dialogo con Gail Dines

L’associazione Iroko Onlus ha organizzato, nella primavera 2021, un ciclo di seminari dal titolo “Smontare il sex work, dialoghi intorno alla prostituzione”, ospitando varie esperte, sopravvissute e attiviste provenienti da tutto il mondo. Ogni settimana due donne hanno spiegato il fenomeno della prostituzione da una diversa prospettiva: dai legami con tratta e pornografia, al linguaggio, alle leggi, fino alle politiche per implementare il modello abolizionista.

Nel primo incontro è stata ospite Gail Dines, professoressa di sociologia e studi sulle donne presso il Wheelock College a Boston, fondatrice e presidente dell’associazione Culture Reframed. Dines, da diversi anni, svolge ricerche sulla pornografia e l’industria del sesso ed è stata definita dal quotidiano The Guardian “principale attivista femminista anti-pornografia al mondo”.
Femminista radicale, Dines sostiene che prostituzione, tratta e pornografia siano fenomeni legati tra loro, nonostante i sistemi antitratta spesso non colgano le implicazioni. Essi, infatti, tendono a considerare la pornografia come un fenomeno a sé stante, quando in realtà anch’essa è un ingranaggio dell’industria del sesso al pari della prostituzione e della tratta. Addirittura, alcuni operatori antitratta e sociologi sostengono vi sia una distinzione tra tratta a scopo di sfruttamento sessuale e prostituzione, l’una costrizione l’altra “un lavoro come un altro”. Non si considerano tre cose, a nostro parere, importanti:

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Rilievi critici alla carta di intenti della Piattaforma Nazionale Antitratta

Rilievi critici alla carta di intenti e alla mozione del “2° Incontro Nazionale di Perugia delle unità di strada e di contatto della PIATTAFORMA NAZIONALE ANTI-TRATTA novembre 2018

Anche secondo le convenzioni internazionali, la prostituzione è una delle forme di violenza maschile da contrastare e abolire.

Paesi virtuosi hanno inscritto nelle loro leggi abolizioniste (Svezia, Norvegia, Francia, Islanda, Irlanda, Irlanda del Nord, Israele, Canada) che la prostituzione è una forma di violenza sulle donne deputata alla riduzione in schiavitù delle donne, che non può essere considerata un lavoro e tantomeno sarebbe il più antico mestiere del mondo: la predazione sessuale è certamente ciò che l’ha preceduta. Leggi Tutto

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Diritti Umani: focus sulla tratta di persone

L’associazione IROKO parteciperà all’incontro organizzato dalla Sottocommissione per i Diritti Umani del Parlamento Europeo dell’11 e 12 luglio 2018 a Bruxelles, nella persona della sua Direttrice Esohe Aghatise, che interverrà in occasione della Giornata mondiale contro il Traffico di Persona, che sarà celebrata il prossimo 30 luglio 2018.
Aghatise converserà con Myria Vassiliadou, coordinatrice antitratta per l’Europa. Seguiranno gli interventi del governatore di Edo State, Nigeria, Godwin Obaseki, e di Yinka Omorogbe, Presidente della Task Force, costituita dal governo di Edo, contro la tratta, di cui anche Esohe Aghatise è membro attivo.

Il programma completo dell’evento è consultabile qui .

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Un caffé con… Amici di Lazzaro

Iroko, fin dai suoi primi passi, ha operato in collaborazione con diverse organizzazioni, sia a livello locale che internazionale.
Siamo infatti convinti che ogni piccolo risultato si può raggiungere solo attraverso il lavoro condiviso tra realtà che perseguono i medesimi scopi.
Ecco perché esiste sul nostro blog uno spazio, che aggiorniamo periodicamente, dedicato alle associazioni, movimenti, gruppi con i quali collaboriamo (qui e qui potete conoscerne due): alcuni li abbiamo conosciuti negli ultimi anni della nostra attività, con altri condividiamo i passi da più tempo.
Per esempio, con Amici di Lazzaro.
Abbiamo chiacchierato con Paolo Botti, uno dei volontari, che ci ha raccontato che cosa fa l’associazione, dove e per chi opera, affrontando alcune spinose questioni di grande attualità, sulle quali condividiamo il punto di vista.
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Un caffé con… Resistenza Femminista (parte II)

Continua da Un caffé con… Resistenza Femminista (parte I)

I. Libertà sessuale e libertà di prostituirsi assumono quindi lo stesso valore secondo i sostenitori dell’industria del sesso.

C.  In pratica sì. Le persone prostituite sono definite sex workers perchè la prostituzione sarebbe un lavoro come un altro. Il termine sex worker è stato adottato per la prima volta dalla polizia statunitense negli anni Settanta per normalizzare l’industria del sesso. Questo termine è poi stato ripreso sempre negli anni ’70 da Priscilla Alexander, esponente del gruppo COYOTE, che dichiarava di essere una “sex worker” in quanto durante i 4 anni trascorsi al Bennington College aveva fatto sesso con così tanti uomini da potersi definire una ‘puttana’.

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